20 luglio 2005

 

OLIO CARLI



(Da C.P.) Sfida in tribunale per l’olio Carli che non potrà fare riferimento in etichetta alla Liguria. Lo ha deciso il Tribunale di Alba (Cn) che, accogliendo il ricorso dell’azienda olearia Vezza di Grinzane Cavour (Cn), ha dato 90 giorni all’azienda di Oneglia (Im) per ottemperare alla disposizione della sentenza. Secondo l’articolo che appare oggi su Il Sole 24 Ore, l’azienda Carli non è nuova a questi problemi. Altre volte era stata contestata l’originalità del suo olio venduto a domicilio, ma prodotto con olive provenienti da altre parti d’Italia e d’Europa.

CARTOLINA per… L'OLIO CARLI
La sentenza a nostro avviso è gravissima e apre una vertenza su tutto l’olio “della pubblicità” che gira in Italia. Possibile che non si possa sapere la provenienza della materia prima in un’epoca in cui la tracciabilità è diventata un imperativo? Quante altre aziende come la Carli rischiano di ingannare il consumatore con l’uso di nomi territoriali che nulla hanno a che vedere con il prodotto? Chi risponde a queste domande? Probabilmente nessuno.
Se però si rendessero conto, questi oleifici industriali, che la loro politica ha i mesi contati, guadagneremmo tutti in serietà.



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